Una pratica congiunta

"È come seguire un fiume fino alla sua sorgente attraverso le montagne e, quando si è raggiunto quel punto, il fiume stesso non esiste più." Ramana Maharshi

Ascolto la storia dell’altro attraverso il contatto col corpo. E non è un contatto qualunque.
Un tocco leggero
con rispetto
mani trasparenti
amorevoli
in ascolto
ora e qui.
Se entro in contatto con questa delicatezza e con una consapevolezza totale la storia potrà essere raccontata per intero. Fino all’intenzione originaria che è dietro a ciò che è conscio o inconscio nella persona.
In questo ascolto è la guarigione.

Che cosa può cambiare per il cliente essere in questo tipo di contatto?
“E' il lavoro che fa il lavoro”, è l’Intelligenza della vita che lavora attraverso l’operatore la storia non digerita del cliente. L’operatore può solo creare le condizioni.
Quando il cliente sente che “va bene così come è” allora questo gli permette di scoprire CHI è veramente. E qualcosa inizia a cambiare.
Il cliente non viene “aggiustato” ma ritorna in contatto con le forze epigenetiche.

Il Cuore è la Quiete e la Quiete è il Cuore.
Qui posso restare e incontrare l’altro. Dall’Unità.
Senza voler cambiare.
Quando sono nel Cuore lo spazio di Quiete invita l’altro, riconosce la Salute.
La Quiete è Uno.
La Quiete è lo spazio tra due respiri
tra due pensieri
lì non c’è più due
c’è il mistero dell’Essere.
È un nulla che vibra di vita.

Avvolto nelle onde delle nuvole bianche
non vedo le nuvole bianche
assorbito nel suono dell’acqua che scorre
non sento che scorre.
Yoel Hoffmann

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